La diversità costituisce una vera e propria ricchezza, meritevole di essere sostenuta e promossa con vigore. Il nostro paese si distingue come uno dei più floridi al mondo per biodiversità, sia naturale che agricola, un patrimonio reso possibile grazie alla sua vasta estensione latitudinale e, ancor più, alle cure sapienti e pazienti che i nostri antenati hanno dedicato alla Terra. Tuttavia, nelle recenti decadi, abbiamo assistito a un rischio tangibile di perdita permanente di molte di queste biodiversità. Per fortuna, il notevole impegno delle università ha permesso di preservare la maggior parte delle sementi antiche, meticolosamente selezionate nel corso dei secoli.

Il nostro approccio all’agricoltura privilegia metodologie sostenibili quali la permacultura e il food foresting, con l’intento di rivitalizzare quelle antiche sementi che si sono dimostrate perfettamente adattate al nostro territorio. Queste, spesso necessitando di minori quantità d’acqua, vantano qualità organolettiche superiori, essendo state i pilastri della cucina italiana autentica e della celebre dieta mediterranea, ammirata in tutto il mondo. Sebbene negli ultimi decenni queste sementi siano state marginalizzate a favore di varietà più produttive, il nostro progetto pone la qualità al centro della sua filosofia, piuttosto che la quantità. Pertanto, riscoprire e valorizzare tali sementi rappresenta per noi un valore aggiunto, consentendoci di affrancarci dalle logiche convenzionali del mercato agricolo. Collaborando strettamente con le università locali, ci proponiamo di recuperare le varietà di sementi più adatte, che non solo arricchiscono il patrimonio agricolo ma anche contribuiscono a sostenere un modello di sviluppo più equo e sostenibile.